JAZZ 2024
Veruno Double Jazz – Domenica 1 settembre 2024 – ore 21:00 Campo sportivo di Revislate ( via Chiesa), comune Gattico- Veruno (NO)
STEFANO DI BATTISTA
“Morricone stories”
Stefano Di Battista nasce a Roma il 14 febbraio del ’69 da una famiglia di musicisti ed appassionati di musica. Ha iniziato a studiare il sassofono all’età di 13 anni in una banda di un piccolo quartiere, composta principalmente da ragazzini. E’ qui che, fino all’età di 16 anni, Stefano ha sperimentato quella che sarebbe diventata una delle qualità essenziali della sua musica: l’allegria. Durante questo periodo ha due incontri decisivi che lo indirizzano verso la sua vocazione: scopre il jazz, innamorandosi del suono “acidulo” di Art Pepper (“…immediatamente volevo suonare in quel modo… fu l’inizio della mia passione”) e incontra l’uomo che diventerà il suo mentore, il leggendario alto sassofonista Massimo Urbani (“lui era un mostro, suonava senza conoscere cosa venisse dopo. Istintivamente.”). La sua starda è ormai segnata: Stefano sarà un musicista jazz. Si iscrive al conservatorio, perfeziona la sua tecnica familiarizzando con la tradizione classica del sassofono (Jacques Ibert, ecc.) conseguendo il diploma con il massimo dei voti all’età di 21 anni. Incomincia poi a suonare in gruppi di vario genere e nel ’92 si trova per caso a suonare al Calvi Jazz Festival; è lì che incontra per la prima volta dei musicisti francesi, primo fra tutti Jean-Pierre Como che lo invita a suonare a Parigi. Per Stefano è una rivelazione (“quando sono arrivato in Francia, avevo l’impressione di essere nato lì. In Italia avevo l’impressione di non esistere…”). Da quel momento in poi, Stefano ha fatto la spola tra Roma e Parigi, moltiplicando le sue audizioni in modo da procacciarsi qualche ingaggio. Infine si procura due concerti al Sunset di Parigi, con un trio formato dal batterista Roberto Gatto e dal contrabbassista francese Michel Benita. Gatto rinuncia e viene rimpiazzato all’ultimo minuto dal batterista Aldo Romano, che viene colpito dallo stile affascinante del sassofonista. In un attimo è nata un’amicizia tra i due. La seconda sera Stèphane Huchard è alla batteria e invita Laurent Cugny, prossimo a prendere le redini dell’ONJ (Orchestra Nazionale del Jazz). Stefano viene assunto all’istante. In due sere da sogno la vita di Di Battista è cambiata. E’ il 1994 e la sua carriera decolla a Parigi. Si stabilisce nella città e incomincia la vita sfrenata del musicista. Oltre alla partecipazione al progetto di Aldo Romano dal quale sono scaturite due registrazioni discografiche (Prosodie e Intervista) e la presenza nell’ONJ diretta da Cugny, continua ad incontrare gente, tiene alcuni concerti in trio con Daniel Humair e J.F. Jenny Clark, suona con musicisti americani di passaggio come Jimmy Cobb, Walter Brooker, Nat Adderly, ecc. La carriera di Di Battista è a una svolta. Pilastro dei vari gruppi di Aldo Romano, membro del sestetto di Michel Petrucciani, Stefano incomincia a pensare alla realizzazione di un progetto a suo nome. Nel ’97 il suo primo album per la Label Bleu, dal titolo “Volare”, lo vede al fianco di Flavio Boltro alla tromba, Eric Legnini al piano (il suo pianista di questi ultimi anni), Benjamin Henocq alla batteria e Rosario Bonaccorso al contrabbasso (“la ritmica che ho sempre desiderato”). Nel ’98 arriva il suo primo ingaggio per la storica Blue Note, per la quale inciderà l’album “A prima vista”, accompagnato dalla stessa formazione di musicisti, che tra le altre cose diventerà il suo gruppo stabile di riferimento. Nel luglio ’00, la registrazione di un disco magistrale dove Stefano è affiancato dall’incomparabile presenza di Elvin Jones alla batteria (il leggendario batterista di John Coltrane), Jacky Terrasson al piano e Rosario Bonaccorso al contrabbasso. Il disco, dall’omonimo titolo, uscirà poi nell’Ottobre 2000. Il nuovo disco, oltre ad avere grandi riconoscimenti da parte della critica internazionale, ha vinto il prestigioso premio francese Telerama, classificandosi al primo posto nelle classifiche europee come disco più venduto. Nel 2016 esce l’album dedicato alla figura femminile “Womman’s Nel 2017 realizza la colonna sonora “solo cuore e amore candidata al David Di Donattello Nel 2020 realizza la colonna sonora del film “futura” nelle sale settembre 2021 Nel 2021/22 e uscito in tutto il mondo in aprile il nuovo album dedicato al maestro Morricone in versione jazz IL Progetto che eseguirà dal vivo e Morricone Stories Prodotto della Warner Germania è in questo momento in testa alle classifiche jazz Francesi e tedesche.
GABRIEL FREITAS QUARTET
Gabriel Freitas, , nato il 21 febbraio 2003, è un trombonista italo-brasiliano. Consegue i suoi studi di trombone classico presso il conservatorio Guido Cantelli di Novara sotto la guida dei maestri Corrado Colliard e Gianluca Scipioni. Ha frequentato corsi e masterclass con maestri quali Andy Farber, Antonio Ciacca, Richie Vitale, Marshall Gilkes, Elliot Mason. Ha all’attivo oltre ai progetti di musica propria, diverse collaborazioni con Orchestre: Erios Jazz Orchestra, Orchestra Nazionale Jazz (ONJ), Millenials Orchestra, Jazz Team Big Band, Daisy’s Big Band; collaborazioni che lo porteranno a condividere il palco con artisti di spicco nazionale ed internazionale come: Joan Chamorro, Antonio Ciacca, Nico Gori, Fabrizio Bosso, Michael Steinman, Anais Drago, Rudy Migliardi, Emilio Soana, Diego Borotti, Pino Iodice, Gianni Oddi, Paolo Silvestri, Paolo Fresu, Barbara Casini, Lorenzo Baldasso, Mauro Porro, John Webber, Benny Benack III, Camille Bertault, Steven Feifke, Veronica Swift, Marshall Gilkes, Eli Yamin, Richie Vitale. Il Quartetto è composto da
- Gabriel Freitas – trombone.
- Leonardo Concina – pianoforte.
- Leonardo Mafra – contrabbasso.
- Giacomo Russo – batteria.