Classica 2017

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Classica 2017

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Alessandro Maria Carnelli

Alessandro Maria Carnelli ha tenuto concerti al Musikverein di Vienna, alla Sala Verdi e al Teatro Dal Verme di Milano, ha diretto l’ensemble del Teatro Regio di Torino (Histoire du soldat di Stravinsky), la prima esecuzione dell’edizione critica de L’ammalato immaginario di Vinci e una doppia produzione in Italia e Svizzera (scenica e in forma di balletto) de Il combattimento di Tancredi e Clorinda. Il Concerto per violoncello di Schumann da lui diretto (solista Luca Franzetti) è stato più volte trasmesso da Sky Classica. Dal 2008 dirige l’annuale concerto sinfonico del Settembre musicale a Veruno. Ha dedicato un ampio progetto a Verklärte Nacht di Schönberg comprendente la pubblicazione di una monografia (‘Il labirinto e l’intrico dei viottoli’) e la realizzazione di un cd registrato durante un ciclo di concerti con l’Orchestra da Camera di Mantova. Libro e cd sono stati accolti entusiasticamente dalla critica. Recentemente la collaborazione con l’Orchestra da Camera di Mantova è proseguita con altri concerti e la registrazione di un nuovo cd. Ha studiato direzione d’orchestra a Vienna, San Pietroburgo, Firenze e in varie masterclass; nel 1999 ha ottenuto la borsa di studio della Fondazione Wagner del Festival di Bayreuth. La sua formazione comprende anche il diploma di pianoforte, la laurea in musicologia e studi di composizione e organo barocco. È anche autore delle monografie su Musorgskij, Čajkovskij, Schönberg e Šostakovič pubblicate da Il corriere della sera.

Programma 2017 Ver1 classica:

PRIMA PARTE: Robert Schumann – Ouverture Scherzo e Finale

SECONDA PARTE: Felix Mendelssohn – Sinfonia n.5 ‘Riforma’

Robert Schumann – Ouverture Scherzo e Finale

Schumann e Mendelssohn, due tra i più importanti compositori romantici, furono anche – caso raro fra i grandi della storia della musica – due grandi amici che si scambiarono idee e si influenzarono reciprocamente. Schumann ebbe un forte lato sperimentale che lo portò a scrivere composizioni in cui le forme tradizionali si piegano a diverse esplorazioni. In questo brano, intitolato Ouverture Scherzo e Finale, sostanzialmente abbiamo una breve Sinfonia senza movimento lento. Questa è una ulteriore conferma del fatto che Schumann, pur guardando insieme a Mendelssohn al modello di Beethoven, non si fece tentare dalle dimensioni della Nona e ricercò sempre una certa concisione e compattezza. Dalla introduzione lenta al carattere ritmico dello Scherzo (che cita il ritmo-base della Settima di Beethoven) al trascinante Finale, tutto spinge a considerare questo brano troppo raramente eseguito come una quinta sinfonia da mettere accanto alle quattro sinfonie ‘ufficiali’ di Schumann.

Felix Mendelssohn – Sinfonia n.5 ‘Riforma’

La Sinfonia ‘Riforma’ venne scritta da Mendelssohn nel 1830, per il trecentesimo anniversario della presentazione della Confessione augustana ma fu pubblicata solamente dopo la morte di Mendelssohn – per questo è numerata come sinfonia n. 5 ma è la seconda in ordine di composizione. L’ultimo movimento della sinfonia è una fantasia sul Corale Ein feste Burg ist unser Gott e in questo la sinfonia guarda al modello della Nona di Beethoven ma ricondotto a una durata complessiva decisamente più contenuta: nella sinfonia ‘Riforma’ non compaiono le voci del coro e dei solisti ma il canto è implicito nella melodia del Corale e l’intera sinfonia è direzionata verso l’apoteosi del Finale. Ciò non deve mettere in ombra la bellezza dei primi tre movimenti e soprattutto del brevissimo movimento lento, pura espressione del Romanticismo musicale.

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