ARTHUR BROWN
Arthur Brown è sinonimo del suo successo del 1968 “Fire” e della formazione “Crazy World” e del suono dell’Hammond che lo ha generato. Tuttavia, il suo “God of Hellfire” si esaurì rapidamente e, nel 1970, tornò con un nuovo progetto: il freak-show del prog-festival “Kingdom Come”, seguito da una variegata carriera da solista. Quei primi quattro album della band, di The Crazy World of Arthur Brown e di Kingdom Come, sono elettrizzanti, e sono diventati dei cult per gli amanti del genere.
Meglio conosciuto per le sue appariscenti performance teatrali e la sua voce operistica potente e di ampio respiro. Ha avuto una grande influenza su una vasta gamma di musicisti grazie alla sua eccezionale capacità vocale e al suo personaggio e ai suoi concetti selvaggi sul palco. È considerato un pioniere dello shock rock e del rock progressivo e influente sulla musica heavy metal.
Ha collaborato con Jimi Hendrix, The Who, Frank Zappa, Hawkwind, Klaus Schultze e Alice Cooper e ha fatto un cameo nel film cult “The Committee” e anche in “Tommy”. Le sue innumerevoli collaborazioni includono The Alan Parsons Project, The Stranglers e The Prodigy.
Il suo singolo più noto “Fire” ha raggiunto il numero 1 nella classifica dei singoli del Regno Unito e in Canada, e il numero 2 nella Billboard Hot 100 degli Stati Uniti. L’album “The Crazy World Of Arthur Brown” ha avuto successo nella top ten su entrambe le sponde dell’Atlantico. Dopo “Fire”, la stampa si riferiva spesso a Brown come “Il dio del fuoco infernale”, in riferimento alla linea di apertura della canzone.
Arthur non mostra segni di fermarsi o di rallentare e continua a registrare e pubblicare musica di grande ispirazione, inclusa la sua uscita più recente “Long, Long Road” (2022) e il lancio del suo nuovo spettacolo multimediale “A Human Perspective”.