VERUNO DOUBLE JAZZ – COMUNICATO STAMPA
VERUNO DOUBLE JAZZ Domenica 1° Settembre 2019 Piazzetta della Musica di VERUNO GATTICO-VERUNO (NO) Se il 2DAYS PROG +1 è ormai considerato il festival internazionale più importante a livello italiano ed uno tra i più importanti a livello mondiale per la musica rock progressive, non meno rilevante è il resto del programma del Settembre Musicale Verunese che quest’anno celebra la sua 33° edizione. Il Settembre Musicale 2019 viene inaugurato con la serata dedicata alla musica jazz il 1° settembre. Sul palco di Veruno, alla Piazzetta della Musica, negli scorsi anni sono saliti artisti di grande fama tra i quali Stefano Bollani, Paolo Fresu, Enrico Rava, Fabrizio Bosso, Francesco Cafiso ed il Trio Bobo nell’ultima edizione, solo per citarne alcuni. L’appuntamento di quest’anno è sicuramente all’altezza delle passate edizioni. Sarà infatti Daniele Sepe con uno spettacolare quartetto a proporsi sul palco del Veruno Double Jazz, preceduto dal validissimo e ‘nostrano’ trio formato da Roberto Olzer al pianoforte, Attilio Zanchi al contrabbasso e Francesco D’Auria alla batteria, musicisti di grandissima qualità. Il quartetto di Sepe è composto, oltre cha dal suo sax, anche dai fidi Tommy De Paola alle tastiere e Davide Costagliola al basso, con una partecipazione veramente eccezionale alla batteria, alla quale si siederà nientepopodimeno che il grande Hamid Drake!! Per spiegare chi è Daniele Sepe, la sua importanza nella musica jazz italiana e soprattutto il progetto che eseguirà a Veruno, lasciamo spazio alle sue parole. “A metà anni ’70 dopo le lezioni in conservatorio passavamo le sere ad ascoltare jazz, da Bix Biederbecke a Archie Sheep senza steccati. Un giorno mettemmo sul piatto Under Fire, l’album di un sassofonista argentino chiamato “El Gato” Barbieri. Il titolo ci piaceva, erano gli anni della contestazione generale, gli anni in cui sentivamo Victor Jara e Inti Illimani, il golpe in Cile era appena avvenuto. E che sorpresa ritrovare in quell’album tanto della musica folclorica sudamericana che consumavo. E poi un fraseggio totalmente diverso, legato, melodico, mi ricordava un po’ Pharoah Sanders o Coltrane, ma percepivo subito il luogo dove era nato e la lingua che parlava “El Gato”, anche solo quando suonava il sax. Fu una illuminazione: allora si può fare jazz tenendo conto delle proprie radici culturali, io sono nato a Napoli, papà ascolta Matteo Salvatore e Sergio Bruni, non Frank Sinatra o Bing Crosby. El Gato mi aveva indicato una strada che ho seguito negli anni a venire. Quindi in segno di immutata gratitudine, insieme ad Hamid Drake, fantastico batterista dal curriculum davvero tosto (Don Cherry, Pharoah Sanders, Archie Shepp, Herbie Hancock, Bill Laswell) ed una nutrita ciurma di altrettanto coraggiosi musici tra i quali Stefano Bollani e Roberto Gatto, che con Barbieri hanno suonato dal vivo abbiamo realizzato queste registrazioni. E poi gli argentini che militavano in Brigada Internazionale, Roberto Lagoa, Diego Moreno, Roberto Trenca, Roman Gomez, i brasileiri Roberto Bastos e Arlen Azevedo… una bella variegata popolazione… e ancora gli amici che da sempre mi accompagnano nei miei album ai quali si aggiungono le voci di Lavinia Mancusi e del nostromo Dario Sansone.” I concerti saranno a ingresso gratuito e si potrà usufruire della ristorazione all’interno dell’area.